lunedì 15 gennaio 2018

Vita da cuckold: le basi scientifiche





Questo articolo è apparso su parecchi siti che trattano il tema delle relazioni cuckold. Probabilmente è stato pubblicato per la prima volta il 28 gennaio 2007 sul blog  Cuckold Couple con il titolo ‘The science of cuckoldry’.  L'autrice del saggio è Susan Gower che si definisce terapista del sesso e consulente matrimoniale. Sempre con lo stesso nome l'articolo è poi stato riprodotto e citato su parecchi altri siti ed è diventato una sorta di riferimento per gli amanti del genere. Su Collar Space, il sito che rappresenta la più vasta comunità BDSM del pianeta, il saggio è apparso il 10 gennaio 2013 con il titolo "The Science of Cuckoldry and the Hotwife Lifestyle".

L'autrice è Susan Gower, ma si pensa che sia il nome fittizio adoperato da una coppia che pratica una relazione cuckold e che propone una giustificazione agli occhi del mondo per il loro stile di vita alternativo.

Al lettore spetta giudicare in piena libertà di giudizio la validità degli argomenti che vengono esposti. Tenete però presente che per la maggior parte dei commentatori si tratta di tesi preconcette e assolutorie di una morale libertina che ben poco hanno a che vedere con la scienza. Personalmente credo che l'argomento sia stato sviluppato da una moglie o da  una coppia in cerca di motivazione  e di giustificazione per le corna che vengono messe al marito, consenziente o no, usando il "nom de plume" di una sedicente esperta terapista. 


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Dopo aver studiato la sessualità umana per tanti anni, mi sono assolutamente convinta, senza ombra di dubbio, che una relazione cuckold, in cui la moglie si impegna in attività sessuali con più partner mentre il marito le rimane fedele, è quella più compatibile con il completamento evolutivo di base dell'essere umano. E’ quando si devia da questa relazione, che plasma il processo di evoluzione dell'umanità, che si producono attriti e conflitti fra i due sessi.

Il duplice impulso sessuale della donna

Alla base di questo principio c’è la consapevolezza del bisogno psicologico di una donna di avere più partner sessuali. Psicologicamente, le donne sono costruite in maniera differente dagli uomini. Una donna ha un duplice impulso sessuale. 

Il primo impulso è focalizzato sul trovare un compagno nella vita che la aiuti a mantenere lei e la sua progenie. Questo spiega perché (e quando) l’amore sia una componente così importante nel desiderio sessuale di una donna. 

Il secondo è il desiderio di poter scegliere il miglior materiale genetico per produrre figli migliori. Questo secondo desiderio comincia a crescere una volta che la donna ha trovato il suo compagno per la vita e diventa sempre più impellente man mano che più tempo lei passa con lui. Alla fine, quest’ultimo e più potente impulso supera il desiderio sessuale che lei prova per il suo compagno di vita e allo stesso tempo cresce il desiderio sessuale per altri uomini. Spesso questo desiderio di altri uomini diventa così forte che lei non può più reprimerlo. Il che non la rende una donna immorale e non significa che lei non ama più suo marito. Fa semplicemente parte del suo codice genetico.

Inoltre, le differenze fisiologiche sessuali fra uomo e donna sostengono la relazione cuckold come ideale per il matrimonio. E’ noto a tutti che le donne non raggiungono il loro picco sessuale fino a che non sono sulla trentina, mentre il picco degli uomini si ha quando hanno vent’anni. In un matrimonio tipico, la moglie è di solito più giovane del marito o ha la stessa età. Come risultato, il crescente appetito sessuale della donna, come effetto dell’impulso sessuale in rapporto all’età biologica, le causa dei bisogni sessuali più grandi di quelli del marito. Una moglie ha bisogno di accoppiamenti sessuali con frequenza maggiore, di durata più lunga e con un maggior numero di orgasmi che non il marito. Un marito più vecchio di lei, o della stessa età, d’altra parte, ha molta meno voglia di far sesso che non la moglie, spesso dura solo pochi minuti prima di avere l’orgasmo e una volta venuto, persa la spinta sessuale, lascia la moglie insoddisfatta e frustrata. Nel prosieguo della vita matrimoniale questo divario fra i bisogni sessuali della coppia cresce in modo drammatico, di solito fino al punto di rottura in cui la moglie si cerca in segreto uno o più amanti all'insaputa del marito.

Le donne sono multi-orgasmiche

A rendere ancora più pesante questa differenza, la natura non solo ha dato alle donne un impulso sessuale - duplice e con una crescita esponenziale - più forte di quello degli uomini, ma le ha fornite anche della capacità di provare una quantità, intensità e varietà di piaceri sessuali e di orgasmi di gran lunga superiore a quella degli uomini.

In questo modo la natura spinge la donna a perseguire la sua attività sessuale pur considerando i rischi che deve affrontare nel farlo (anche se i contraccettivi di oggi riducono grandemente questi rischi non possono per niente frenare le spinte interne che alimentano il bisogno per la donna di praticare sesso più variato e con partner sessuali diversi - anzi, una diminuzione del rischio intensifica la sua voglia di cercare nuovi piaceri).

Come risultato, le donne possono provare una ampia gamma e intensità di piaceri sessuali e  molteplici e svariati orgasmi. A parte il piacere e gli orgasmi che derivano dalla stimolazione, manuale, orale o coitale del clitoride - di cui tutti e tre producono sensazioni ben distinte - una donna può raggiungere la sensazione di piacere e un orgasmo completamente differente dalla stimolazione del suo punto G da parte di un maschio ben dotato. Una donna può raggiungere l’orgasmo anche con una adeguata stimolazione dei suoi capezzoli se è stata portata ad uno stato di intensa eccitazione clitoridea. La stimolazione congiunta dei capezzoli e del clitoride le farà provare un’altra forma di orgasmo intenso. La forma più elevata di piacere la potrà provare nella titillazione manuale del clitoride mentre contemporaneamente viene stimolato il suo punto G. E’ interessante notare che questo riesce meglio quando sono coinvolti più partner sessuali, il che suggerisce la preferenza della natura per gli accoppiamenti MFM - maschio, femmina, maschio. Per finire, la ciliegina sulla torta della superiorità sessuale della donna è la sua capacità di poter avere molteplici orgasmi e di provare l’orgasmo con tutto il corpo.



Gli uomini, per contro, sono sessualmente molto più semplici. Stimolate il glande (quella piccola area di pelle nella parte anteriore del pene, proprio al di sotto della punta) e loro vengono subito. Per di più, gli uomini possono provare lo stesso livello di godimento con la masturbazione quasi come se portassero a termine un atto sessuale completo con la donna. Per le donne la masturbazione procura loro solo un sollievo temporaneo. Le donne hanno bisogno di fare sesso con un partner per essere completamente soddisfatte, soprattutto dal punto di vista psicologico.

Inoltre il maschio ha un impulso sessuale molto più semplice di quello di una donna. Vuole semplicemente accoppiarsi con ogni donna che trova attraente. Quanto più a lungo viene privato di sesso, tanto più forte si fa il suo desiderio e tanto più si abbassa il criterio con il quale trova attraente una donna. Dal momento che è la donna a decidere se gli permetterà di fare sesso con lei o no, il suo desiderio sessuale per lei è anche collegato al desiderio di avere la sua approvazione. Via via che il suo interesse per lei cresce, il desiderio di compiacerla come un mezzo per ottenere i suoi favori sessuali può diventare per lui schiacciante. Per questa ragione spesso si vedono uomini che agiscono in maniera strana di fronte alle donne che vogliono avere, anche se non hanno nessuna possibilità di andarci a letto. E anche per questo, una volta sposato, un uomo comincia a prendere la moglie come una cosa acquisita; adesso che con lei il sesso è una cosa a portata di tutti i giorni, lei diventa ai suoi occhi meno desiderabile.

Matrimonio aperto

Uno potrebbe pensare che questa sia una buona ragione per avere un matrimonio aperto in cui entrambi i coniugi trovano partner sessuali al di fuori del vincolo matrimoniale. Interviste avute con coppie che praticano il matrimonio aperto hanno mostrato che questi matrimoni quasi sempre conducono ad una competizione fra i due coniugi su chi fa più sesso con più partner. La moglie vincerà sempre questa gara perché è molto più facile per una donna trovare dei partner sessuali che non per un uomo. La competizione può comunque diventare sgradevole, minacciosa e spesso crudele. Qualche volta la moglie viene coinvolta nella competizione in modo così profondo che farà sesso con un numero di uomini di gran lunga superiore a quello che lei avrebbe voluto, e il marito comincerà a nutrire crescenti sensazioni di inadeguatezza, dal momento che non riesce a tenere dietro alla moglie. Questo genere di competizione finisce quasi sempre per distruggere un matrimonio.

Per di più, l’idea di matrimonio aperto assume come base il concetto sbagliato che gli uomini abbiano bisogno di una pletora di differenti partner sessuali. L’evidenza mostra invece che una donna sposata, sia fisiologicamente che psicologicamente, ha bisogno della varietà offerta da diversi partner sessuali, mentre l’uomo sposato non ne sente la necessità. Il codice genetico che spinge un uomo è l’eccitazione della caccia, non il bisogno di varietà. Studi clinici effettuati su mariti in cui il desiderio per la moglie era sparito e l’interesse si era rivolto verso altre donne, dimostrano che i mariti erano  tornati completamente sui loro passi quando le mogli avevano cominciato ad usare su di loro la tecnica di eccitarli per poi negarsi. Queste tecniche instillano nel marito l’incertezza se gli sarà permesso di completare con lei l’atto sessuale o no. 

Ripetutamente, dall'esame di uno studio dopo l'altro, si vede che il desiderio di questi mariti si è di nuovo focalizzato esclusivamente sulla propria moglie, perdendo ogni interesse verso le altre donne. In questi studi, le mogli erano state persino capaci di variare il livello di interesse dei loro mariti attraverso l’applicazione più o meno intensa delle tecniche di eccitazione e rifiuto. Si era anche scoperto che, quando quelle stesse mogli tornavano con i loro mariti alle pratiche sessuali tradizionali, questi cominciavano di nuovo a perdere interesse e a guardare nuovamente le altre donne come a possibili partner sessuali.

Epoca Vittoriana 

Curiosamente, è stato durante la sessualmente repressiva era Vittoriana che venne impiegata una insolita miscela di relazioni cuckold e di tecniche di eccitazione e rifiuto sui maschi. Si pensava all'epoca che molte malattie fossero causate da una eccessiva eiaculazione maschile. La gente credeva che la perdita di sperma contribuisse a tutta una serie di malattie, dall’asma alle malattie mentali. Come risultato, spesso agli uomini venivano prescritti dei dispositivi di castità. Questa pratica era così diffusa che durante questo periodo vennero inoltrate oltre duecento domande di brevetto per dispositivi di castità maschili.

Viceversa, allo stesso tempo, si credeva che le donne soffrissero di crisi isteriche per la mancanza di appagamento sessuale. La terapia orgasmica veniva prescritta per il trattamento e la prevenzione dell'isteria femminile. Le donne facevano visita al dottore, oppure il dottore veniva a casa della donna, per procurarle l’orgasmo manualmente, o, in segreto, con altri metodi più intimi. Più spesso erano le donne sposate che chiedevano questa terapia, anche fino a tre volte alla settimana. Alcuni diari tenuti dai medici riportano che la domanda era diventata così sostenuta che dovevano delegare queste visite ai loro assistenti interni.

Ben presto crebbe rapidamente una pratica consolidata di appagamento sessuale femminile e di astinenza maschile. Le donne passavano buona parte del loro  tempo nel loro passatempo preferito e facevano circolare la voce sui benefici della terapia orgasmica e della castità maritale attraverso i  circoli femminili popolari dell’epoca. Visto che non ci si poteva fidare dell’auto-disciplina degli uomini, alle mogli venivano di solito affidate le chiavi dei dispositivi di castità. Si sviluppò una specie di società segreta in cui queste mogli si auto-definivano le Custodi delle Chiavi. Le mogli che detenevano le chiavi negavano ai mariti il diritto di fare sesso mentre loro godevano dei servizi del loro medici o dei loro interni oppure facevano segretamente sesso con altri uomini. All'interno di questi club per sole donne, le mogli presentavano altre mogli che non erano soddisfatte dei loro mariti, e raccomandavano loro la castità per i mariti e il trattamento per l’isteria per se stesse. I medici che trovavano desiderabile la moglie di un loro paziente arrivavano a prescrivere la stessa ricetta al fine di avere accesso al corpo di lei.

La scoperta di alcuni diari di questo periodo ci racconta delle loro attività con i medici, gli interni e altri uomini disponibili. In effetti le storie del postino o del lattaio che consegnavano non solo la posta o il latte hanno radici ben profonde. E’ interessante osservare che si era sviluppata un’intera società attorno alle mogli che facevano sesso con altri uomini mentre costringevano all'astinenza i mariti che dovevano restare fedeli.
Non è insolito trovare  annotazioni di questo tipo nel diario di una moglie: “Oggi ho passato una giornata meravigliosa. Dopo una visita del tutto soddisfacente sia per me che per il giovane interno del Dr Elbridge, ho passato una serata deliziosamente divertente portando la lussuria del mio povero marito vicino al suo apice mentre lui si deve astenere dal rilasciare il suo seme. La sua sofferenza era quanto di più divertente ed ha scatenato la mia libido. Come sempre, ha dato prova della sua devozione verso di me procurandomi piacere nello squisito modo Francese – la mia sarà la storia deliziosamente più indecente fra quelle delle mogli al tè di domani."

Un altro diario racconta di come una moglie fosse eccitata dall'obbligare il marito a fare i lavori di casa, una pratica di cui non si era mai sentito parlare in un’epoca in cui i ruoli dell’uomo e della donna erano così rigidi, fornendo un’altra rappresentazione di come l’eccitare e il negare il sesso possano completamente alterare il comportamento di un uomo. Altre citazioni dai diari raccontano della crescente attenzione da parte dei mariti e del brivido di fare le cose alla spalle del marito e di fare sesso mentre il marito era “chiuso nella sua gabbia”.

Anche se può essere stata non correttamente etichettata come isteria la diagnosi del danno procurato alle donne dalla negazione dell’appagamento dei loro bisogni sessuali, i medici dell’epoca Vittoriana avevano sorprendentemente quasi centrato il bersaglio. Con grande senso di intuizione i medici Vittoriani  avevano identificato il bisogno che le donne hanno di fare sesso con una grande varietà di uomini.

(NdT – Il tema dell’isteria nell'epoca Vittoriana è stato magistralmente trattato con sarcasmo e leggerezza nel film commedia di produzione inglese ‘Hysteria’ del 2011. La regia è di Tanya Wexler, laureata in psicologia del sesso. I protagonisti sono Maggie Gyllenhaal, nella parte di Charlotte, una giovane femminista pre-moderna, e Hugh Dancy nel ruolo del giovane medico Mortimer Granville che si trova a dover trattare casi di isteria femminile, una diagnosi fin troppo popolare per le donne del tempo. Compaiono anche, come co-protagonisti di alto livello, Felicity Jones, Rupert Everett e Jonathan Pryce.


Il film mostra il trattamento medico dell’isteria con un rimedio noto fin dall'antichità e consistente nel massaggio genitale praticato dal medico sulla paziente decentemente ricoperta sotto una specie di cortina. Il massaggio durava il tempo necessario a portare il soggetto in cura a delle ‘convulsioni parossistiche’ senza riconoscere che si trattava di orgasmi. Le esperienze avute sul campo dal giovane dottore e la sua passione per la modernità lo portano all'invenzione del primo vibratore. In conclusione, viene mostrato il grande successo del vibratore (in particolare del modello Jolly Molly, in onore della prima "cavia"), uno dei quali viene acquistato dalla Regina Vittoria.

L’isteria fu una malattia riconosciuta come tale fino al 1952 quando l’Associazione Psichiatrica Americana abbandonò il termine.

Il Dr. Joseph Mortimer Granville presentò la prima richiesta di brevetto per un vibratore elettromeccanico (chiamato Martello di Granville) intorno al 1883. Granville, però, non applicò la sua invenzione nel trattamento dell’isteria, ma per i disordini muscolari. Altri medici cominciarono poi ad usare il vibratore nella cura per l’isteria.)

Società matriarcale

Non è una sorpresa che, poiché le strutture della società umana erano in origine matriarcali, quelle società che ancor oggi vivono in modi più vicini ai nostri ruoli originali di maschio e femmina non soffrano di danni causati dallo stress psicologico e fisiologico. Queste società di modello più vicino al quello originale, distanti dal mondo moderno, sono quasi sempre matriarcali. Sono le donne che in questi tipi di società controllano la proprietà, gli affari della famiglia e le attività sessuali. 

Queste donne di solito hanno molteplici mariti e amanti. Uno o due di questi uomini provvedono a procurare il cibo, un tetto e la sicurezza, mentre gli altri provvedono al sesso. Gli accoppiamenti uomo, donna, uomo non solo sono accettati, ma sono del tutto normali. In certe società, alcuni maschi ‘stalloni’ servono esclusivamente una sola donna, in altre le mogli condividono, scambiano e anche vendono i loro ‘stalloni’.



In questo tipo di società gli uomini sono felici nel loro ruolo di subordinati alle donne. Mentre ci possono essere alcuni episodi di gelosia, non c’è violenza, né crimini o perversioni sessuali. Gli uomini si concentrano sul compiacere le loro mogli invece di cercare di far impressione sulle altre donne del gruppo o di competere con gli altri uomini, fatta eccezione per quanto riguarda il fornire adeguate prestazioni sessuali. Le mogli mantengono questa competizione su un tono non troppo serio, divertente e continuamente vivo. Gli uomini che sono concentrati in questo tipo di competizione non gareggiano fra di loro in altri modi, il che porta ad amicizie fra maschio e maschio più forti e a cooperare insieme.

I primati

Un luogo improbabile in cui si è trovata una ulteriore conferma della correttezza della relazione cuckold nell'ambito della rete di interrelazioni umane è stato lo studio sui primati. In un rapporto, i ricercatori hanno trovato due indicatori anatomici di influenza sulla fedeltà nei primati. Uno era la differenza di taglia fra i sessi. L’altro era il rapporto fra la dimensione del sesso maschile e la sua massa corporea.

Si è scoperto che in quelle specie di primati in cui la femmina era considerevolmente più grande del maschio, la femmina aveva molti partner sessuali e non legava stabilmente con nessuno di essi. Quando le dimensioni del maschio si avvicinavano a quelle della femmina, la femmina si metteva insieme ad un solo maschio. Questo maschio rimaneva fedele alla femmina, ma lei continuava a fare sesso con altri maschi che non erano accasati. Si è trovato che questa tendenza non veniva ribaltata fino a che il maschio non diventava di gran lunga più grosso della femmina.

Il secondo indicatore che i ricercatori hanno scoperto era il rapporto fra la dimensione del pene e la massa corporea. Nelle specie in cui la differenza di dimensione fisica fra i sessi era minima (come per gli esseri umani), il rapporto fra pene e massa corporea faceva aumentare il comportamento sessuale di dominanza femminile. Più piccolo era il rapporto fra pene e corpo, più l'attività sessuale dei maschi accasati veniva limitata solo alla loro compagna, mentre la femmina era libera di impegnarsi sessualmente con altri maschi non accasati. All'interno di questi gruppi, le femmine di solito si accoppiavano stabilmente con maschi che avevano il pene più piccolo e si dedicavano a praticare attività sessuale con maschi che erano più dotati e non accasati.

L’attività più comune fra le femmine e i loro compagni era spulciarsi e mangiare, mentre la maggior parte dell’attività sessuale aveva luogo fra le femmine accasate e maschi che non erano i loro compagni. Né le femmine accoppiate né quelle non accoppiate si impegnavano in attività sessuali con maschi accasati che non fossero il loro proprio compagno.

La relazione cuckold nei tempi moderni

Questo studio mi aveva particolarmente incuriosita perché le sue conclusioni corrispondevano così strettamente con le mie esperienze. Avevo assistito molte coppie nell'iniziare e mantenere una relazione cuckold. Fra i miei pazienti, i mariti con un pene piccolo non solo erano più disposti a diventare cuckold, ma talvolta erano loro stessi a suggerirlo. Questi mariti, che definirei illuminati e che erano meno dotati, erano ben consci della loro incapacità di soddisfare sessualmente le loro mogli. Accettando che le mogli fossero libere di fare sesso con altri uomini, venivano sollevati dalla pressione di adempiere al loro dovere.

Che questo comportamento sia presente negli umani ha un senso perché gli umani sono primati in cui la differenza di taglia fra i sessi è poco significativa e il pene dell’uomo è molto piccolo in rapporto alla sua massa corporea. E’ anche interessante notare che le donne, come le femmine dei primati, raramente si impegnino sessualmente con uomini sposati. L’anello matrimoniale al dito di un uomo è un surrogato efficace della cintura di castità. La fede al dito di una donna, invece, vuol dire poco e in certi casi incoraggia addirittura la corte da parte degli uomini. Questo dimostra ancora meglio che la tendenza innata nell'uomo per le relazioni cuckold ha della radici genetiche ancora più profonde.

La nostra morale moderna e i ruoli di maschio e femmina che ci vengono imposti dalla società sono non solo parte di un comportamento aberrante, dato il materiale genetico di cui siamo fatti, ma sono anche psicologicamente insalubri e moralmente contrari all'etica. Non è giusto che una donna sia costretta a reprimere quei potenti impulsi sessuali che sono geneticamente così ben radicati nella sua psiche. La maggior parte delle donne sposate semplicemente non lo fa. Non si possono contare oggi quante mogli fanno sesso con altri uomini alle spalle dei loro mariti perché la nostra società non può accettare che una donna abbia i suoi bisogni naturali.

In quale momento siamo passati da una società matriarcale ad una patriarcale che ha snaturato i nostri ruoli sessuali di maschio e femmina? Abbiamo invertito a tal punto le nostre idee sulla sessualità umana che siamo arrivati a credere che le donne abbiano un impulso sessuale inferiore a quello dell’uomo mentre è vero il contrario. Si pensa che gli uomini dovrebbero essere liberi di praticare il sesso con chiunque senza limiti, mentre invece sono le donne che dovrebbero essere libere e gli uomini tenuti a freno. Abbiamo creato una società in cui le donne si dibattono fra sensi di colpa e frustrazione sui loro naturali bisogni sessuali, mentre gli uomini sono ossessionati dalle loro perverse deviazioni sessuali che vanno dall'avere un accesso troppo libero al godere di una varietà troppo grande di stimoli sessuali e di libertà.

Lo stile di vita cuckold come terapia di coppia

Proprio come il nostro stile di vita moderno ci porta allo stress impedendoci di rispondere al bisogno di esprimere la nostra volontà di 'lottare o scappare', e l’aver sostituito gli alimenti crudi con il cibo trattato ci ha fornito di ogni sorta di disturbi  fisici, così la negazione della nostra programmazione sessuale naturale ci porta a immensi problemi emotivi e di comportamento.



Una persona normale rimarrebbe di stucco venendo a sapere quanti divorzi sono causati dall'ingiustizia dei bisogni sessuali non soddisfatti di una donna. Nello sforzo di proteggere l’uomo dall'essere umiliato, di solito, in una società politicamente corretta, raramente si fa menzione che la ragione del divorzio di una coppia è perché la moglie ha trovato la sua soddisfazione sessuale al di fuori del matrimonio. Se potessimo essere onesti e aperti sui bisogni della donna, e dire che non è colpa dei loro mariti se sentono la necessità di soddisfare i loro impulsi al di fuori del matrimonio, allora potremmo forse cominciare ad abbracciare l’essere un  cuckold come regola di un sano comportamento sociale, e salvare molti più matrimoni.

Nei miei anni di professione ho salvato molti matrimoni con l’introduzione in modo graduale dell’idea e della pratica cuckold a coppie che stavano litigando. Ho visto le mie pazienti donne diventare molto più equilibrate, calme e sicure di sé una volta che avevano cominciato a provare il sesso con partner al di fuori del matrimonio con l’accettazione da parte del marito e la sicurezza che lui le sarebbe rimasto fedele. Analogamente, i loro mariti diventavano più calmi e più maturi una volta che avevano superato il sentimento di gelosia e la paura di non essere adeguati, e non perdevano più tempo in comportamenti infantili come il passare le serate fuori con i loro amici o l’essere ossessionati con lo sport. Perdevano perfino l’interesse per la pornografia, dal momento che le storie che le mogli raccontavano delle loro prodezze extra-maritali, o addirittura la loro partecipazione a quelle attività, erano molto più eccitanti delle sollecitazioni artificiali prodotte dalla pornografia.

Quando le mie clienti donne aggiungono al loro matrimonio cuckold anche il principio di incertezza causato da eccitazione e rifiuto, la donna può riportare il marito al tempo dei loro primi appuntamenti. I mariti si concentrano maggiormente sulle loro mogli e non soffrono più di quella frustrante sensazione causata dal desiderio per una donna irraggiungibile.

I matrimoni cuckold possono evolvere in una grande varietà di forme preferite. Nella mia professione ho visto matrimoni cuckold che vanno da quelli in cui le mogli mettono le corna e provano piacere dall'umiliare e sottomettere il marito, a quelli in cui le mogli fanno sesso con altri uomini di fronte al marito come un mezzo per farli partecipare al loro divertimento, alle forme più disparate che variano fra questi due estremi. La maggior parte delle coppie che ho trattato, comunque, hanno dei matrimoni molto affettuosi con delle forme giocose di eccitazione e rifiuto che appaiono del tutto convenzionali se non fosse che la moglie esce con un altro mentre il marito le rimane fedele.


E’ un peccato che le relazioni cuckold dei tempi Vittoriani non si siano evolute in uno stile di vita aperto e accettato dalla società moderna. La mia speranza è che un giorno lo sarà.

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